Midostaurina e daunorubicina o idarubicina nei pazienti giovani e anziani con AML FLT3-mutati: uno studio di fase 3b
Articolo originale: Sierra J, Montesinos P, Thomas X, et al. Midostaurin plus daunorubicin or idarubicin for young and older adults with FLT3-mutated AML: a phase 3b trial. Blood Adv 2023;7:6441-6450.
301 pazienti di età mediana di 59 anni (19–82) sono stati arruolati nel protocollo di fase 3b; 300 con mutazione FLT3 (249 ITD e 53 TKD), di cui 126 con NPM1 comutata, hanno ricevuto un’induzione con 7+3/5+2 con citarabina 100–200 mg/m2 e daunorubicina 60–90 mg/m2 (N=110/25) o con idarubicina 12 mg/m2 (132/34) e midostaurina 50 mg x 2/die dal giorno 8 al 28.
I pazienti rispondenti ricevevano fino a 4 consolidamenti con citarabina a 1–3 g/m2 ogni 12 ore ai giorni 1, 3, 5 con midostaurina 50 mg x 2/die dal giorno 8 al 28 e a seguire un mantenimento con midostaurina 50 mg x 2/die continuativamente per 12 mesi.
L’80,7% dei pazienti ottiene una RC/RCi (64,1% nei >70 anni, 82,5% nei >60–70 anni, 83,5% nei <60 anni) con 65,3% RC e 15,3% RCi e dati simili per fasce di età (83,5% nei <60 vs 77,5% nei >60) e tipo di antraciclina (79,1% per daunorubicina e 81,9% per idarubicina), lievemente superiori nelle donne (84,4%) vs uomini (76,4%), nei trattati con 7+3 (82,6%) vs 5+2 (72,4%). Il 17,9% dei pazienti recidiva.
Dopo l’induzione, 14 pazienti muoiono (4,65%), 34 progrediscono (11,3%), 22 hanno eventi avversi (EA) che portano alla sospensione del trattamento (7,3%), 18 escono dal protocollo per decisione medica o del paziente, 2 sono esclusi per deviazioni del protocollo e 1 è perso al follow-up, 210 procedono al consolidamento (70%) e 6 vanno direttamente al trapianto allogenico.
Durante il consolidamento, 93 pazienti completano il protocollo, 117 escono dal protocollo (4 muoiono [pari all’1,9%], 10 per EA, 89 per decisione medica/paziente, 1 per deviazione dal protocollo); di questi, 75 ricevono il trapianto allogenico.
Novantatré pazienti ricevono il mantenimento e 52 lo completano mentre 41 lo discontinuano per progressione (26), decisione medica (14), deviazione di protocollo (1) di questi 8 pazienti ricevono il trapianto allogenico.
In totale 89 pazienti ricevono il trapianto allogenico, per una trapiantabilità del 29,7%.
In totale 35 pazienti muoiono: 19 durante il trattamento (arresto cardiaco in 3, insufficienza respiratoria in 2, altre cause in 14), 15 di questi hanno >60 anni, 4 hanno <60 anni e ricevono idarubicina (infarto miocardico, arresto cardiaco, polmonite interstiziale, shock settico),16 muoiono dopo 30 giorni dall’ultimo trattamento.
La mediana di esposizione alla midostaurina nei 300 pazienti è stata di 101 giorni (1–597), 21 giorni in induzione, 42 giorni in consolidamento, 321,5 giorni in mantenimento.
Gli EA più frequenti sono stati:
- in induzione: 32,6% diarrea, 30,9% febbre, 25,2% nausea;
- in consolidamento: 32,9% febbre, 31,9% nausea, 24,3% neutropenia, 22,4% cefalea;
- in mantenimento: 19,4% nausea, 12,9% neutropenia.
EA seri sono stati rilevati nel 25,2% in induzione, nel 31,9% in consolidamento, nel 7,5% in mantenimento.
EA seri di grado >3 sono stati osservati in 134 (44,5%) dei pazienti, con neutropenia febbrile nel 10,6%, sepsi nel 4,7%, polmonite nel 4%, shock settico nel 3,7%, insufficienza respiratoria nel 2,3% dei casi.
EA sono simili dopo idarubicina e daunorubicina, ma nel gruppo trattato con idarubicina si osservano maggiori EA di grado>3 (87,3% dopo ida vs 80,7% dopo daunorubicina), maggiori morti (7,8% dopo idarubicina vs 4,4% dopo daunorubicina), maggiori EA seri (48,8% dopo idarubicina vs 41,5% dopo daunorubicina). I pazienti di età >60 anni hanno maggiori EA di grado >3 (90,1% nei >60 anni vs 79,2% nei <60 anni), maggiori SAE (54,2% nei >60 anni vs 37,7% nei <60 anni), maggiori EA che determinano la sospensione dei trattamenti (16,9% nei >60 anni vs 10,1% nei <60 anni). L’uso di antifungini è associato con maggiori EA di grado >3 (87,2 vs 75,7%), maggiori SAE (48,5 vs 36,5%), maggiori EA che determinano la sospensione del trattamento (10,6 vs 6,8%).
I pazienti >60 anni trattati con idarubicina hanno maggiori EA di grado>3 (93,4%) e EA seri (29,7%).
Tra gli EA nausea e cefalea sono più frequenti nei pazienti <60 anni (43,4 e 27%) mentre la mucosite, l’astenia e l’edema periferico sono più frequenti nei pazienti >60 anni (26,8, 16,2, 15,5%).
Gli EA di grado >3 più frequenti sono: neutropenia febbrile (18,3%), neutropenia (14,3%), e piastrinopenia (11,0%).
Il prolungamento del QT è stato rilevato come EA in 11,3% dei pazienti, 5,3% con grado >3, senza sequele cliniche.
In conclusione la midostaurina associata a chemioterapia è stata ben tollerata ed efficace anche in pazienti di età>60 anni, confermando i dati dello studio tedesco di fase II German-Austrian AMLSG trial nei pazienti tra 61 e 70 anni (1) e quelli dello studio di fase III RATIFY nei pazienti <60 anni (2).
BIBLIOGRAFIA
- Dohner H, Weber D, Krzykall J, et al. Midostaurin plus intensive chemotherapy for younger and older patients with AML and FLT3 internal tandem duplications. Blood Adv 2022; 6: 5345–5355.
- Stone RM, Mandrekar SJ, Sanford BL, et al. Midostaurin plus chemotherapy for acute myeloid leukemia with a FLT3 mutation. N Engl J Med 2017; 377:454-464.